ANNO: 2016
LOCALITA’: AHVAZ (IRAN)
STATO: PROGETTO
CLIENTE: UNIVERSITA’ DI AHVAZ
Progetto preliminare per la realizzazione di un ospedale da 2000 posti letto ad nel sud dell’IRAN. Il concept tiene conto non solo della grande dimensione territoriale delle opere, ma della complessità delle discipline mediche incluse nel quadro delle esigenze, nonché della particolare condizione climatica di Ahvaz.
Il caldo estremo [si raggiungono temperature di 50°C], caratterizzato da picchi di umidità elevati, ha portato ad identificare soluzioni architettoniche che coniugano tradizioni locali [quali le torri del vento] e caratteri del sito [affacci, orientamento, venti dominanti] con tecnologie specifiche [quali facciate ventilate, vetrate inclinate] che ottimizzano l’aspetto micro-climatico dell’intero intervento.
Al centro del progetto si colloca la “persona”, sia essa paziente, operatore o visitatore.
L’ospedale viene inteso come una struttura aperta al fine di integrarsi fisicamente con le comunità ed essere percepito come un luogo amichevole, una struttura compatta, con percorsi brevi, chiari e facilmente individuabili, che permettono la fruizione di tutti i servizi senza sovrapposizioni con le attività mediche che necessitano di maggiore tutela. Il nucleo centrale è la piastra dei servizi [cuore medico tecnologico dell’ospedale] attorno alla quale si sviluppano ai due lati le torri delle degenze, sul lato dell’ingresso il policlinico ambulatoriale e sul lato opposto all’ingresso [più protetto] il pronto soccorso, il tutto collegato, al piano terra, da una grande hall “pubblica” che garantisce continuità tra interno ed esterno, e al tempo stesso collegamento e accessibilità ai reparti, in condizioni climatiche ideali.